COLLI (AQ.)

Shanghai Lil (Continuazione...)


Le implicazioni sociologiche, sono altrettanto evidenti. Il primo elemento che colpisce è l'estrema modernità dei ...pezzi che eseguiva la Banda di Colli: pur ipotizzando che questo spartito non fosse coevo all'uscita del film, denota, comunque, una grande apertura verso l'esterno ed ai gusti del tempo; mentre, lo si sa persino proverbialmente,  le Bande suonano brani classici e decisamente datati.
Se si aggiungono altre singolari considerazioni: le liste elettorali di Colli comprendevano ancora qualche tempo fa un elettore che aveva un cognome (Albanese, nato nel 1856) assolutamente non autoctono; sette ragazzi di Colli negli anni venti hanno studiato al convitto nazionale di Mondovì, il più prestigioso in Italia, all'epoca; Berardino Simeoni, negli anni trenta del secolo scorso, fu colpito da un'ammenda ad una fiera ad Arsoli e non avendo il denaro per assolvere al pagamento, ingegnosamente, salì su un podio improvvisato e cominciò a declamare poemi classici e strofe vernacolari destando tra gli astanti un vivo interesse e ricevette offerte di denaro consistenti; sino a metà degli anni sessanta del novecento era insediata a Colli una famiglia di seggiari (falegnami che costruivano sedie in paglia) del nord italia, precisamente della valtellina; poeti dialettali che hanno pubblicato varie raccolte di libri (glio Romano; Palmino Ferrante); sono tutti segni che sottendono questo insegnamento: raramente la società civile di Colli è stata, nel corso dei secoli, una sorta di Monade spinoziana, chiusa in se stessa, come purtroppo per larghi tratti  è oggi.


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