COLLI (AQ.)

I ...Fuochi di Colli (Continuazione...) - 2 -


Fig. 5 -Le variazione dei Fuochi nel Regno di Napoli tra il 1648 e 1669.
Alla luce di tutte queste considerazioni si giustifica agevolmente la sola apparente contraddizione di ritrovare Colli nelle cartografie del XVII e XVIII secolo (Fig. 2 e post precedente) e non Carsoli come era logico attendersi. Le carte dell'epoca, come oggi del resto, segnalavano l'importanza economica, geostrategica e, talvolta, religiosa di un paese ma non necessariamente la densità di popolazione: esse dovevano segnalare all' ipotetico viaggiatore le asperità ma, soprattutto, i posti di frontiera tra uno stato e l'altro, dove vi erano dei dazi doganali da pagare per l'attraversamento di merci e persone.

E' la stessa logica che sovrintende al Palazzo Ducale di Venezia, dove nell'ala delle sale dedicate alle carte geografiche, sorprendentemente, ritroviamo solo Colli e Tufo in una carta dipinta, su un'intera parete (XVII secolo), dedicata alla nostra area.
Queste rendite parassitarie (clero e dogana), con l'affievolirsi del potere temporale della chiesa e le vicende storiche che sconvolsero il Regno di Napoli, si esaurirono progressivamente. Dall'inizio del XVIII secolo Colli perdeva lentamente questo ruolo centrale nell'economia della zona e si incamminava verso un inarrestabile declino.
La cultura clerico-militare, che determinò il suo relativo benessere, per la sua astoricità, fece sì che Colli mancasse il passaggio nell'età Moderna, nel secolo dei lumi, delle invenzioni e dell'industria, non essendo culturalmente attrezzato per comprendere lo statu nascenti della nuova società.
Così vediamo nella cartografia della Fig.3 del post precedente che nel 1750 Colli è ancora menzionato ma ha già fatto la sua apparizione Carsoli distretto. Nel 1791 Sir Richard Colt Hoare nei suoi "Diari di viaggio attraverso l'Abruzzo" ci testimonia "...lentamente sono disceso al paesino di Colle... Il mio lasciapassare è stato qui richiesto in virtù di privilegi baronali o piuttosto per motivi di estorsione"; quindi esisteva ancora un posto di dogana, ma, ridotto a"privilegi baronali" (Colonna).
Come mostra eloquentemente la Fig. 6 qui sotto Colli



Fig. 6 - L'evoluzione della popolazione nel carseolano dal 1795 al 1851.
perde progressivamente importanza durante l'epoca napoleonica ( ad esempio la Confraternita di San Berardo per sfuggire al controllo del nuovo potere deve cambiare il proprio nome in Venerabile compagnia del glorioso San Berardo) e ciò è prontamente registrato dall'andamento demografico della popolazione che ristagna su dei valori pressochè costanti, mentre i paesi limitrofi accentuano la loro prolificità.
 
Fig. 7 - Legge del 19 Giugno 1826: le nuove Dogane.
Con la legge organica del 19 Giugno 1826 (Fig. 7) Carsoli diventa Dogana di 1° Classe e Tufo di 2°. La dogana di Colli scompare giacché le nuove funzioni di controllo della Valeria sono assunte da Carsoli e, conseguentemente, non è più menzionata nelle cartografie dell'epoca (Fig. 8).
Fig. 8 - Italia Geografica, Statistica e Postale, Antonio Vallardi editore 1887.

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