COLLI (AQ.)

Juniperus Communis - Ginepro Comune
Fonte: BnF/Gallica
Juniperus Communis - Ginepro Comune. Molto ramoso sin dalla base, a rami diffusi, spesso sotto forma di cespugli e prende l'aspetto di albero solo dopo molte cure, il Ginepro è un vegetale dioico (ogni individuo porta solo fiori di un solo sesso) a foglie allungate, lineari, resistenti, piccanti, verticillate per 3. I suoi bulbi femminili diventano carnosi maturando, prendendo una tinta nera o violetta e si ricoprono di una polvere resinosa; sono della grandezza di una pallina, segnati da tre solchi al vertice e impropriamente chiamate bacche di ginepro.
Fioritura: Aprile, Maggio; maturità delle bacche in autunno.
Proprietà: Il ginepro cresce nei luoghi montuosi, aridi e assolati; nelle lande calcaree o sabbiose. Il suo legno è molto profumato e serve, così come le bacche, per fare effluvi disinfettanti. Le bacche possiedono un odore gradevole e aromatico, un sapore amaro.
Utilizzo: Le bacche di ginepro vengono utilizzate in farmacia con il nome di Fructus ginepri. Prese in piccole quantità eccitano l'appetito; in più forti dosi diventano sudorifiche, diuretiche, espettoranti e come tali vengono utilizzate nei casi d'infezioni renali, di calcolosi, di reumatismi e di gotta.


Galium Verum - Caglio Zolfino
Fonte: BnF/Gallica


Galium Verum - Caglio Zolfino o Giallo. Pianta vivace di radice rossastra. Fusti eretti, quasi cilindrici o angolosi con la presenza, inferiormente, di rami sterili e diffusi. Foglie verticillate per 8-12, lineari, luccicanti nella parte superiore, pubescenti-biancastre e arrotolate sotto i bordi. Fiori gialli, profumati, in cime ascellari molto ramose, molto fiorite che formano un grappolo terminale più o meno ampio.
Il Caglio giallo nasce ai bordi delle strade e nei prati secchi dove fiorisce tra giugno e agosto. Tutta la pianta che si raccoglie al momento della fioritura, ha una sapore acidulo e astringente.
Utilizzo: Il Caglio giallo era, nei secoli scorsi, il rimedio obbligato per i sanguinamenti dal naso e la peste. E' un astringente, un antigotta, un cicratizzante. Lo si utilizzava per fare dei bagni ai piedi per togliere la fatica dal corpo; lo si prescriveva nel trattamento dell'epilessia infantile. Di tutti questi usi non resta più nulla.
Si sostiene che grazie ai suoi fusti, il formaggio Chester ha quel sapore particolare; ma quanto alle virtù "allucinogene" della sua radice, sono per lo meno così usurpate come i suoi effetti sul latte (Caglio del latte).

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